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Tonificare i muscoli – Una bufala! A cosa serve l’allenamento?

tonificare i muscoli una bufala

“Vado in palestra a tonificare i muscoli” – “Vado a correre per tonificare i muscoli” – Faccio esercizi per tonificare i muscoli” – “Voglio solo tonificare, non voglio diventare grossa” (questa è un must…). Sono frasi che tutti nella vita, hanno detto o pensato almeno una volta. O se non altro, sarà capitato a chiunque di sentire affermazioni di questo genere?

Con questo piccolo post non voglio fare il processo a nessuno, il suo scopo sarà come al solito quello di fare controinformazione, cercando di sradicare quelle che sono eventuali certezze, passaparola, opinioni… errate. Diciamo che il discorso che sto per affrontare potrebbe anche essere inserito nella classifica dei falsi miti del fitness.

Ebbene, lascia che ti dica una cosa che molto probabilmente farà vacillare alcune tue convinzioni. In realtà l’espressione “tonificare i muscoli” è una bufala se la poniamo nel contesto dell’allenamento, semplicemente perché non esiste l’allenamento per fare “tonificazione” e ti spiego anche il perché in poche parole.

Il tono muscolare è quello che ti permette di mantenere la postura e di opporti in un certo senso alle forze esterne, tra cui la forza di gravità. In sostanza è quello che ti permette di non essere un’ameba gelatinosa! Questo solo per rendere grossomodo l’idea di ciò che sto cercando di spiegare, poi ovviamente il discorso è ben più lungo e complesso.

Piccola parentesi sulla postura…

La postura dell’uomo, influenzata dal complesso neuro-muscolo-scheletrico, è passata nel corso della storia dell’evoluzione umana, dalla stazione quadrupedica alla stazione eretta, grazie allo sviluppo morfologico del rachide (colonna vertebrale) che si è modificato in termini biomeccanici, muscolari, tendinei e viscerali. Altrettanto importanti sono le funzioni visive, labirintiche, masticatorie e ovviamente quelle della mano, che è passata da avere funzioni locomotorie ad avere funzioni tecniche. I muscoli della regione pelvica in particolar modo si sono dovuti modificare, diventando più specializzati nel sopportare fenomeni antigravitari rispetto ad un uso dinamico in una posizione da quadrupede.

I propriocettori muscolari, che hanno il compito di segnalare ogni movimento compiuto dal corpo, sono composti dai fusi neuromuscolari che rispondono alla lunghezza del muscolo e alla sua variazione e dagli organi tendinei del Golgi, che indicano la tensione muscolare. I primi stabiliscono il grado di stiramento del muscolo stesso, mentre i secondi registrano la tensione esercitata sul muscolo.

Ora evitiamo di addentrarci ulteriormente in tecnicismi eccessivi, anche perché non è questa l’occasione per farlo e soprattutto non voglio annoiarti, ma tutto questo è anche ciò che stabilisce il tono muscolare e serve per farti comprendere perché l’affermazione iniziale è appunto già sbagliata in partenza.

Semplicemente non esiste l’allenamento per la tonificazione muscolare.

Esiste soltanto l’allenamento per la forza e quello per l’ipertrofia, che sarà data dall’adattamento del muscolo stesso ad uno sforzo eccessivo – supercompensazione – e dalla sintesi proteica.  Tuttalpiù in determinati contesti, potremmo parlare di “allenamento per il mantenimento”, se l’intensità dei carichi in palestra scende al di sotto del 65% del massimale (o 1RM) e non si ricerca sempre l’esaurimento muscolare. Ricordo che a tale intensità di allenamento non c’è sintesi proteica.

Fondamentalmente c’è da dire che affermazioni come “tonificazione muscolare” sono nate soprattutto per far contento il pubblico femminile, perché purtroppo le donne sono da sempre ossessionate dalla paura infondata di diventare troppo grosse:

– “Vado in palestra a tonificare i muscoli perché non voglio mica diventare troppo muscolosa!”.

Tonificare è la parola magica, pronunciata da milioni di donne ogni giorno, alle orecchie dei propri personal trainer o istruttori.

Tonificazione è una parola che è stata abusata per accontentare le varie signora Maria e zia Pina… ma che con l’allenamento ha poco a che fare.

Ecco, oltre che essere una piaga contro la quale stiamo facendo da anni una vera e propria battaglia, è anche una delle più grosse cazzate (che mi si passi il termine!) degli ultimi anni e che ovviamente ha fatto e sta facendo la fortuna dell’industria di un certo di tipo di “Fitness”. In particolar modo quello dei vari corsi di gruppo, che ogni anno cambiano nome per seguire la moda del momento (step, gag, zumba, spinning, total body, body shape, body sculpt, tone up, ecc. ecc.), quel fitness che serve soprattutto per fare nuove iscrizioni in palestra e che a conti fatti porta vantaggi solo al portafoglio del proprietario, non certo ai glutei delle partecipanti.

O ancora… tonificazione è il termine adatto per quel “fitness” fatto di aggeggi in vendita nelle telepromozioni, che sono spesso qualcosa di talmente imbarazzante da non poter nemmeno essere commentato. Ora me ne viene in mente uno in particolare:

Requisito fondamentale: il sorriso stampato mentre lo fai, se no non funziona! Solo 5 minuti eh, non serve altro!

Per non parlare poi di creme, elettrostimolatori, integratori bruciagrassi… E vai, tutti giù a tonificare! Col fitness senza fatica. Sì sì certo, come no… crediamoci!

Visto che proprio il fondoschiena è una delle più grandi motivazioni all’azione, ne approfitto per ricordare che il grande gluteo è uno dei muscoli più grandi e forti che abbiamo in corpo e compie l’azione di ESTENSIONE dell’anca (quindi dell’arto inferiore) in modo molto potente. Per STIMOLARLO e ATTIVARLO correttamente occorre quindi il corretto movimento biomeccanico, esercizi adeguati, come squat, affondi, hip thrust, stacchi, step-up, balzi ecc. e servono carichi consistenti, quindi pesi di una certa entità! (dove possibile, ovviamente un affondo non avrà gli stessi riferimenti). Non certo quindi i pesetti della Fisher Price, che spesso si vedono maneggiare da buona parte delle ragazze. E nemmeno interminabili sessioni a corpo libero.

Per esercizi come squat e hip thrust serve un carico che sia COME MINIMO 1,5 – 2 volte il proprio peso corporeo.

Ti sembra tanto? I powerlifter quasi ci si scaldano con quel peso…

Ripetiamolo ancora una volta, sperando che il messaggio possa arrivare a destinazione, anche se molte ragazze ne sono ancora convinte… Non si migliora la composizione corporea digiunando e camminando per ore, o rimanendo sedute ore sulla cyclette, o facendo zumba o altre attività di questo genere. Quello è il modo migliore per perdere tempo e in molti casi anche peggiorare! Per ritrovarsi poi come sacchetti svuotati, finendo pure per riprendere gli eventuali kg persi.

Serve invece un approccio equilibrato, fatto di lavoro serio, personalizzato, con pesi consistenti, sia esso eseguito in sala pesi o nella propria home gym. E di una corretta nutrizione che sia adeguata a sostenere le proprie giornate. Altro che sottoalimentazione!

Bisogna costruire una struttura non devastarla.

tonificare i muscoli una bufala

Mi rivolgo quindi a te ragazza, donna, che ti alleni e magari ti impegni anche a fare tutti quegli esercizietti da sala musicale, salti, slanci, saltini e salterelli, cyclette appesa al soffitto ecc., o che magari hai sempre fatto allenamenti ad alte ripetizioni con i pesetti… puoi stare tranquilla che se metterai lo stesso impegno a lavorare in sala pesi, con esercizi e carichi adeguati, non ti sveglierai l’indomani mattina con delle gambe da culturista o da calciatore!

Se invece ti dedicherai ad imparare seriamente a fare ad esempio uno squat (libero e non al multipower) come si deve e altri esercizi più specifici, potrai tuttalpiù ritrovarti con un fondoschiena sodo! Che poi è sicuramente uno dei motivi principali per cui ti sei iscritta in palestra… o sbaglio?

26 commenti su “Tonificare i muscoli – Una bufala! A cosa serve l’allenamento?”

    1. Ciao Niki!
      Grazie per aver lasciato il tuo commento. Mi fa piacere vedere che le persone sono d’accordo con questi concetti importanti e sì, lo squat è un esercizio base e fantastico, che non può assolutamente mancare in una pianificazione di allenamento…purché sia fatto libero e non al multipower!
      Saluti
      Marco

      1. Accidenti questo articolo è da far leggere a tutte le donne che frequentano le palestre. Quindi l’allenamento ideale per una donna che vuole avere un aspetto più magro (ad esempio snellire le cosce)è l’ipertrofia e non il mantenimento.

  1. Ciao e’interessante la tua analisi e sono d’accordo. Se posso volevo chiderti alcuni esercizi palestra e corpo libero da fare per i muscoli interessati da nuoto e corsa grazie

    1. Ciao Massimo, grazie per il commento.
      Beh non posso fare altro che consigliarti di iniziare un programma che preveda l’allenamento di tutto il corpo. Una volta passata una prima fase di adattamento anatomico, potrai poi decidere su quali settori lavorare meglio. Esercizi ce ne sono un’infinità sia con i carichi e sia a corpo libero. I primi che ti posso consigliare per ciò che hai chiesto sono senza dubbio, squat, jump squat, affondi e poi tutto ciò che comprende l’allenamento della parte superiore quindi trazioni alla sbarra, rematori, spinte per il petto o piegamenti sulle braccia ecc.
      Ti consiglio di scaricare il mio report gratuito se ti può interessare, qui: http://muscolarmente.com/pt/aumentare-la-massa-muscolare
      Saluti
      Marco

  2. D’accordissimo con questo articolo. 10 anni fà avevo anch’io un po’ questa paura ma il mio 1^ istruttore mi ha fatto “dimagrire” di 10 kg in 6 mesi e un corpo sodissimo. E vvvvvai di sala pesi 😉

  3. ciao marco
    su alcune cose hi perfettante ragione.ma su altre proprio no!!!!perche dici che gli attrezzi non servono a nulla???l utilità di un pesetto ,di una ball di un elastico di una body bar…e molti altri attrzzi possono avere l utilità dei manubri e bilanceri in sala pesi…non bisogna generalizzare e spjtare fango a chi invece investe tempo e professionalità nella ricerca di cose che possono aiutare un allenamento in palestra,perchè se ben guardiamo anche molti macchinari in sala pesi non hanno tutta questa utilità….quindi il mio consiglio è di essere un po piu morbido sui giudizi e pensare che nel mondo del fitness come nella vita ci sono cose positive e negative.

    1. Ciao Jessica, grazie per aver letto l’articolo. Sono spiacente ma l’essere morbido non è molto tra le mie caratteristiche nella gestione di questo blog, chi mi segue da tempo lo sa bene 😉 Io sono un professionista non un semplice appassionato.
      Voglio comunque precisare che non ho mai parlato di attrezzi specifici nell’articolo ma piuttosto di tipologie di esercizi. Se poi ti riferisci agli aggeggi delle televendite, beh lo ribadisco e lo sottolineo, non servono a nulla. Salvo quelli in cui viene impegnato veramente il corpo! Esempio: barra per trazioni o rotella per addome.
      Nell’articolo poi ho parlato in maniera abbastanza tecnica di propriocettori muscolari ecc., ho parlato di percentuali di carico rispetto al massimale, quindi non è questione di generalizzare o meno, è questione di precisare come stanno le cose da un punto di vista professionale.
      Per quanto riguarda i macchinari da sala pesi poi mi trovi anche d’accordo sul fatto che molti sono abbastanza inutili, infatti io sono per la cultura del ferro, ciò che realmente impegna il corpo e dona risultati veri.
      Per chi invece preferisce passare “un’ora in compagnia” allora ci sono appunto i vari corsi di sala, che fanno sorridere il proprietario della palestra ma meno i glutei delle clienti 😉
      In ogni caso buon allenamento.
      Marco

  4. A dire il vero il tono muscolare esiste, quindi di conseguenza esiste la tonificazione.
    Si tratta di una caratteristica neuromuscolare che comporta un certo stato di contrazione anche nei muscoli a riposo.
    Una condizione tipica appunto di chi fa sport con una certa frequenza, non necessariamente pesi, qualsiasi attività può portare a questa condizione.
    I muscoli non sono più grossi, non si tratta di maggior massa, ne definizione, ma semplicemente di uno stato di leggera contrazione che li distingue invece dai muscoli di soggetti sedentari, decisamente più flaccidi.
    A questo spesso si aggiunge anche una maggior irrorazione sanguigna, che contribuisce anch’essa al tono muscolare.
    Ovviamente non è una condizione molto duratura nel tempo, ma non va confusa col pump, quello viene meno già dopo pochi minuti dopo l’allenamento.
    La tonicità muscolare inizia a decadere dopo sei-sette giorni di stop, poi dipende anche dagli individui.
    Quindi si, si può tonificare, ben sapendo che non si sta aumentando la propria massa muscolare ma solo dando ai propri muscoli un aspetto leggermente migliore.

    Per cui chi dice “vado in palestra solo per tonificare” non sta affatto dicendo una cavolata.

    1. Ciao Pino, grazie per aver lasciato il commento.
      Sì certo il tono muscolare esiste ed è appunto rappresentato da quello che ho spiegato nell’articolo. Senza tono muscolare saresti una gelatina informe.
      Ma qualsiasi tipologia di lavoro che comporta uno sforzo contro resistenza implica che si stia lavorando per la forza e/o per l’ipertrofia, ovviamente sempre in maniera rapportata alla condizione attuale del soggetto.
      Non esiste il lavoro di “tonificazione” in se, è una parola che non si trova nel giusto contesto ma che è stata inserita solo per agevolare la clientela più restia al lavoro in palestra.
      Saluti

  5. L’articolo è molto interessante, però ho una considerazione pratica da scrivere. Io non pratico pesi in palestra, non più almeno perché non mi piace per niente; faccio molti esercizi principalmente di cardio e yoga, il ché non credo proprio si possa definire un lavoro ipertrofico…tuttavia ho un corpo decisamente in forma. Perché demonizzi così tanto attività di tipo aerobico sostenendone l’inutilità per un pubblico femminile? (ps sono un maschio 😀 era giusto per riprendere i contenuti dell’articolo)

    1. Ciao Alessio, ti ringrazio per aver letto con interesse il mio articolo.
      La questione cardio è legata soprattutto al modo in cui viene interpretato e impostato nella stragrande maggioranza dei casi.
      Il mio impegno a tal proposito è sempre stato quello di far capire qual è la sua reale utilità.

      L’attività aerobica è fondamentale per la salute ma va vista e impostata sotto la sua giusta ottica, ossia allenamento per l’apparato cardiovascolare, per migliorarne l’efficienza, per migliorare la capacità ventilatoria polmonare, per aumentare il numero di mitocondri delle cellule e renderli più grandi e più attivi.
      Non è da considerare una strategia per dimagrire, o almeno non come la si è sempre pensata…
      Ne ho parlato in maniera molto più dettagliata, con tanto di numeri, in questo articolo:
      http://muscolarmente.com/aerobica-per-dimagrire-non-penso-proprio

      E’ buona pratica farne in media 3 sedute a settimana, da 20 a 40 min. max ciascuna…
      “Fatene di più ed inizierete a perdere una buona quantità di muscolo nel tentativo di adattamento.”

      Ed è questo il motivo principale per cui faccio la mia sorta di crociata contro gli eccessi di cardio; quando si esagera con l’attività aerobica, questo incrementa lo stress ossidativo, elevando il cortisolo (ormone dello stress) in modo cronico, il che comporta rallentamento del metabolismo, aumento della ritenzione idrica, catabolismo della massa muscolare, stanchezza generale ecc ecc. Senza poi entrare nel dettaglio dei vari problemi derivanti ad esempio dalla corsa…vibrazioni, impatto col terreno, problemi di natura osteoarticolare (specie se svolta su superfici dure e con scarpe inadatte). E in tutto questo ritenzione idrica e cellulite ringraziano.

      Le donne hanno già il problema di essere perennemente sottoalimentate, se in più a questo associano anche un abuso di attività aerobica, come spesso avviene nella speranza effimera di ottenere un dimagrimento, hanno invece creato il mix perfetto per il disastro, tornare poi ad ingrassare più di prima col classico effetto yo-yo, fino ad arrivare a casi molto più estremi come quelli in cui si presenta amenorrea secondaria.

      Consiglio eventualmente anche la lettura di quest’altro post:
      http://muscolarmente.com/allenamento-donne-lo-strano-rapporto-tra-la-donna-e-la-palestra/“>

      Per tutti questi motivi, per quanto mi riguarda, l’attività aerobica dovrebbe essere inserita, ma al mimino sindacale per godere dei suoi benefici, senza sconfinare nelle problematiche. E per godere di questi benefici, dovrebbe per altro essere allenante. Ottima per chi se la può permettere la metodologia ad alta intensità (HIIT), che permette tra l’altro di ridurre drasticamente i tempi.
      Salvo preparazioni per specifiche discipline o grande passione personale, non ci sono altri validi motivi per farne più del dovuto.
      Saluti e buon allenamento

  6. Le ragazze non sanno fare lo squat a corpo libero e figuriamoci coi pesi e poi lo trovano molto faticoso Io l ho imparato bene in un anno caricando molto e vi assicuro che non ho le gambe da calciatore ma toniche e snelle

    1. Ciao Donatella, grazie per la tua testimonianza.
      Non è facile purtroppo far capire determinati concetti e far accettare questa tipologia di lavoro, soprattutto all’universo femminile, che ahimè è ancora assalito da infondate paure…ma quando tutto questo viene compreso, i risultati si vedono eccome.
      Saluti e buono squat!

  7. Lo squat è un esercizio certamente fantastico perché attiva tutti i muscoli del corpo ma se usi pesi eccessivi fa crescere i quadricipidi e agli uomini secondo me non piacciono le gambe troppo grosse soprattutto quando metti una bella minigonna con i tacchi alti Cosa ne pensate?

    1. Ciao Donatella, ben tornata sul blog.
      Vediamo prima le considerazioni tecniche, poi eventualmente i punti di vista personali…
      Innanzitutto precisiamo che si chiamano quadricipiti e non quadricipidi 😉

      Lo squat è un esercizio FONDAMENTALE e non può mancare in un programma che si rispetti, dal momento che stimola la produzione ormonale e crea adattamenti strutturali per tutto il corpo, a partire dal tronco e dalla muscolatura profonda. Avere un tronco forte è essenziale.

      Gli squat senza peso, a carico naturale, dopo un primo adattamento iniziale, sono quasi del tutto inutili e non provocano più nessun tipo di adattamento strutturale.
      Anche lavorare con pesi leggeri, lascia il tempo che trova… e anzi, dal momento che spesso questo poi viene associato ad un aumento del volume di lavoro (più serie, più ripetizioni..), ci può essere un conseguente rischio di aumento infiammazione, acqua extracellulare e le solite problematiche che affliggono le donne (ritenzione idrica, cellulite ecc.).

      Servono pesi pesanti, sempre ovviamente adeguati alla struttura e alla condizione attuale del soggetto…

      Appurato poi che si tratti realmente di muscoli e non di acqua extracellulare, come avviene nell’80% dei casi per le donne (argomento trattato qui), se crescono troppo i quadricipiti e non lo fanno ad esempio i glutei, ci possono essere delle motivazioni specifiche, che vanno da possibili errori nello schema motorio (in buona parte dei casi non viene proprio attivata la catena cinetica posteriore, che comprende femorali, glutei ecc.), ad un eccesso di lavoro nel corso della settimana, fino a possibili problemi posturali da risolvere (esempio ipolordosi)…

      Questo significa che la soluzione non è eliminare lo squat (a patto che non ci siano delle reali motivazioni fisiche) semplicemente migliorarlo e gestirlo meglio nella pianificazione. Ad esempio potrebbe essere intelligente farlo solo una volta alla settimana anziché due o tre…

      Detto ciò, spostando l’attenzione sui glutei, non bisogna però nemmeno fissarsi sullo squat, vedendolo come il solo re assoluto degli esercizi. Se i glutei non crescono, ma crescono solo per davvero i quadricipiti, significa che per qualcuno non è così tanto l’unico re per il gluteo e bisogna trovare altre strade per migliorare questo distretto esteticamente.
      Se si vuole allenare e isolare maggiormente il gluteo, l’Hip Thrust può essere ad esempio una buona soluzione (eseguito sempre con carico pesante).

      Finite le considerazioni tecniche rimangono i punti di vista, sui quali si potrebbe dire ad esempio che lavorare solo per “piacere a qualcun altro“, non è proprio il modo ideale di porsi nei confronti dell’allenamento e di se stessi… Prima di tutto bisogna piacersi! E qui mi viene in mente quella citazione del grande Fabrizio De André: “Continuerai a farti scegliere… o finalmente sceglierai”.
      Saluti

  8. Serio e preparato, argomento difficile da trattare o comunque da far comprendere alla stragrande maggioranza del pianeta terra!! I miei complimenti.

  9. Ciao! Un buon allenamento in sala pesi per definire la muscolatura senza mettere troppa massa ( visto che sono piuttosto magra e bassa di statura e mi alleno da circa 2 anni ma vorrei vedermi più tonica e definita) quante serie / ripetizioni dovrebbe prevedere?

    1. Ciao Chiara, come ti avevo già risposto in un commento precedente, non si aumenta la massa muscolare “per sbaglio” o in maniera involontaria, ma occorre ricreare delle condizioni ben precise che vanno ricercate appositamente, una di queste è ad esempio l’alimentazione, che deve essere specifica a tale scopo. Questo significa che se non viene impostato un surplus calorico rispetto al proprio fabbisogno, muscoli se ne vedranno ben pochi o nulla; ci deve essere un segnale anabolico nella cellula, per stimolare la crescita.

      Viceversa per dimagrire/definirsi, occorre un deficit energetico.

      Le calorie determinano l’anabolismo o il catabolismo. I macronutrienti determinano la composizione corporea.

      Bisogna quindi imparare a ragionare con i calcoli e con i numeri, oltre che naturalmente, saper selezionare bene gli alimenti.

      Non esiste un allenamento specifico per la definizione, così come non esiste il lavoro per “tonificare”, come spiegato in questo articolo. Il lavoro muscolare può essere solo per la forza o per l’ipertrofia e durante il corso dell’anno bisognerebbe alternare entrambi i tipi di stimolo. Più serie, meno ripetizioni, carichi elevati per la forza… meno serie, più ripetizioni, carichi medi per l’ipertrofia. Si chiama periodizzazione dell’allenamento.

      Infine bisogna adeguare il tutto alla propria struttura, situazione fisiologica (eventuale infiammazione ecc.) e obiettivo. Poiché non tutto è adatto a tutti. Si chiama personalizzazione.

      In questi contesti nulla andrebbe lasciato alla casualità.
      Saluti

  10. marialuigiaadolfogiovanni@gmail.com

    Ciao Marco,
    Concordo con te al 100% ma la battaglia che stai combattendo contro il credo femminile e’ persa in partenza. Tutte non vanno in sala pesi perche’ dicono che e’ roba da uomini. Inoltre in passato giravano foto di donne superdopate sui palchi da gara che hanno creato l’attuale spauracchio di perdere la femminilita’ e che sara’ dura da smontare. Quindi sono due i problemi da risolvere: 1) la sala pesi e’ roba da uomini 2) in sala pesi si diventa come uomini…perche quindi non fare una sala pesi tutta in rosa solo per donne…con pesoni colorati di rosa tutto in tinta al solo scopo di creare un ambiente davvero femminile…e mostrare foto giganti di fitness model ???? Non scherzo….non si deve lavorare sulla logica ma sulle emozioni…il ferro arrugginito da paura quello colorato no!

    1. Ciao Maria, ti ringrazio per aver letto e apprezzato il post e per la tua opinione, che comprendo benissimo.
      Purtroppo questo è uno dei paradossi più assurdi di sempre… la maggior parte delle donne verrebbero essere “toniche ma senza muscoli“. Un luogo comune estremamente duro a morire, contro il quale sia il sottoscritto, che molti altri colleghi, stiamo combattendo una dura guerra da anni, cercando di far capire alle donne l’importanza della forza e della massa muscolare nella composizione corporea e soprattutto come dovrebbe essere considerata a livello estetico, il che è ben lontano dal loro immaginario collettivo.

      Le poche elette che l’hanno capito, hanno visto cambiare nettamente il proprio corpo, raggiungendo risultati eccellenti e mai vista prima, in base poi ai propri obiettivi (influenzati anche dalla nutrizione). Le altre purtroppo, con la loro assurda e insensata paura/fobia di rovinare, sgraziare, perdere femminilità ecc. ecc., rimarranno sempre a livelli mediocri se non addirittura mollicce e cellulitiche, mi spiace dirlo in questi termini.

      Comunque l’idea dei pesi colorati, da un lato forse non è sbagliata, tant’è vero che nella sede della nostra cara ISSA, negli ultimi tempi hanno inserito una bella Hip Thrust machine dall’aspetto “differente”.

      Hip Thrust machine

      Che sia l’inizio di un cambiamento in tal senso? Se può aiutare a superare certe barrire, ma che ben venga!
      Saluti e buon allenamento!

  11. Buongiorno, ho 50 anni e da anni mi alleno in palestra con pesi, bilancieri e anche squat. Ho sempre avuto dei buoni risultati. Da due anni ho accumuli adiposi nelle gambe mai avuti.qualunque cosa io faccia, compresa l’alimentazione, tutto rimane lì immobile. Mi sento come una persona anziana. Cosa posso fare? Grazie

    1. Ciao Lilith, a 50 anni non si è “anziani” e in ogni caso non ci sono particolari problematiche legate all’età, se non quelle di adeguare sempre i vari calcoli dei fabbisogni, ai dispendi energetici attuali REALI.

      Se si verificano problemi come quelli che stai affrontando, è perché da qualche parte si sta sbagliando… nell’alimentazione, nell’allenamento o nello stile di vita. Qui le variabili in gioco possono essere moltissime. E di certo non mi è possibile individuarle senza conoscere nulla di te.

      Nell’alimentazione ad esempio, non è sufficiente soltanto “stare attenti” o “mangiare bene”, ma bisogna essere perfettamente consapevoli di ciò che si introduce, ogni giorno, in ogni pasto. Ovvero, come spiego sempre, imparare a ragionare con i numeri e a gestire le calorie e i macronutrienti nella dieta.

      Infine, per ciò che riguarda il dimagrimento, non c’è nessun segreto, né nulla di magico, anche per l’ultimo strato di grasso (ostinato), se non…

      – Il tempo
      – Il deficit calorico
      – Le opportune ricariche
      – La costanza

      Se uno non dimagrisce, oppure smette di dimagrire, semplicemente non è in deficit, oppure non lo è più (il metabolismo si adatta) oppure non sta calcolando, né monitorando nulla.

      Per alcune cose si può studiare per migliorare, per altre è necessario farsi osservare e seguire da un professionista.
      Saluti

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